NUMERO 10
MAGGIO  00
 

'tina home page
'tina home page

Torna all'indice
torna all'indice del numero 10

Scrivi all'autore
Scrivi all'autore

 

 

FRANCESCA GENTI

Molto arduo per me contenere l'entusiasmo che le poesie di Francesca Genti mi suscitano. Presentate l'anno scorso durante la famosa manifestazione "Ricercare" di Reggio Emilia (e francamente un po' sottovalutate), le liriche di Francesca compiono un'operazione coraggiosa e quasi rivoluzionaria, osando parlare in forma poetica di cartoni animati, mestruazioni, Crystal Ball, videogiochi, tutti elementi che nei racconti giovanili vengono accolti come legittimi e generazionali ma che in poesia sembrano considerati inopportuni. A me è bastato leggerne una riga ("hai visto più cartoni che tramonti / carezzato più pelouche che fili d'erba") per innamorarmene. E' pura poesia pop, per questo 'tina la ama.

BIMBA URBANA

BIMBA URBANA

hai visto più cartoni che tramonti
carezzato più pelouche che fili d'erba.
a merenda il latte e il cioccolato
uscivano fuori da un cartone colorato.

un giorno la tua gatta preferita
ha subito una ferita nella pancia.
"non ha mai fatto micini"
"non potrà essere felice".

qualcuno forse ti ha rimproverato
di non essere a contatto con la vita
con la terra la natura il sole

"miserabile infanzia" ti hanno detto
perché -naturale- un fumetto vale meno del letame
e lo yogurt ha un sapore industriale.

è da quel momento che è stato difficile confessare
che ti bastava la barbie il ken un foglio pulito
per stare allegra, toccare il cielo con un dito.

NATALE

stellato caldo ubriacante
e come lo zabaglione
energetico e ingrassante.

pieno dei pacchi misteriosi
dei regali anonimi
degli ammiratori generosi.

ci sono gli abeti da decorare
se vuoi puoi ritagliare dei biglietti.

poi ci sono le tensioni tipiche
e alle cene di famiglia
le nonne e le prozie scassano:

ti dicono che non devi crescere
non sei capace a far da mangiare
e la lavatrice è un mostro strano
posseduta da uno spirito infernale
impossibile da domare con raziocinio.

(sei ancora troppo bassa).

forse clonano la neve.

COME VA VA

peccato che non sei una bimba di sei anni
che se lo eri ti riempivo di sceme cose di Hello Kitty
ti sparavo il set completo di quaderni forcine gomme profumate
mah … mi sa che ti sei perso i miei regali migliori.

se invece eri un gatto che mi piaceva
ti portavo in casa con me
cazzo, pensa che vita in camera mia
latte Abit e croccantini a tutte le ore
poi ti facevo le voci cretine
tu mi facevi le fusa
era molto facile.

invece tu sei alto con la voce fonda
chi lo sa cosa pensi
non ti masturbi perché sei cattolico
c'hai un sacco di roba lì dentro.

senti , allora direi , di arrangiarci così :
un film dell'orrore a casa mia
un sabato pomeriggio molto casto
senti , poi direi , senza paranoiarci troppo
come va va , no ?

(mi piace il tuo naso).

MESTRUO LIBERO SELVATICO (1)

quando eri a scuola
o sotto la doccia
e guardavi cartoni pruriginosi
e sciavi sulla neve
e parlavi alle teiere.

poco ti fregava di quelle cose rosse
( chè il sangue era meglio
nei film di dario argento).

allora non sapevi ancora
che ci potevi giocare
e che ne avresti parlato
ai tè con le amiche
agli specialisti
ai fidanzati che volevi scaricare.

che era un'arma potente
non l'avresti immaginato…
(il magico lasciapassare
a certe crisi isteriche
a piatti rotti improvvisi
a pianti incomprensibili).

MESTRUO LIBERO SELVATICO (2)

capriccioso come la mia gatta preferita
e libero e selvatico uguale a lei
prima o poi ritorni da un viaggio lungo
e insieme ci troviamo
quasi spesso bene.

ogni mese una storia nuova
e un segno sul calendario
(un'orma di gatta
con un Uniposca viola).

penso deve essere proprio per questo
che non divento pazza in un giorno soltanto
che non ho ancora fatto a pezzi il postino
o che non mi innervosisce il tubare dei piccioni.

ho due certezze nella vita
oltre gli ombretti dai colori bizzarri:
la mia gatta preferita
e un flusso (ir)regolare.

dormo tranquilla nella mia stanza.


IN QUESTO VIDEOGIOCO

succedono cose eccezionali
perché nevicano arance candite
e altri frutti dai colori celestiali
si animano nel buio dello schermo.

che mi piacevi era una bugia, capito?

te l'ho detto una domenica così, sai
ero stufa di record mondiali.

la mia lingua e la tua lingua
in un vero prato fiorito.
le tue mani la natura delicata
e mista al sole e ai rifiuti industriali
la mia solitudine nell'erba malata.




"People see no worth in you
Oh but I do"
Smiths.

NATALE LUMINOSO.

io ti regalo
un film in videocassetta
dove l'eroe più strano muore quasi subito
senza più neanche l'elmetto.

tu mi regali
delle fotocopie
e alcune delle quali parlano di alci.

non so se te ne sei accorto
ma insieme stiamo bene
anche senza strafare.

complimenti per come balli
e per il modo nel quale ti esprimi
alcune volte mi sembra di sfogliare un manuale.

nei test sulle riviste femminili
totalizzeresti punteggi imbarazzanti
e gli psicanalisti
ti strizzerebbero un occhiolino comprensivo
da una foto in bianco e nero
che falsa loro i lineamenti.

quando cerchi di piazzarti elegante
sbagli spesso i colori e i tessuti:
sarà per questo
che con te farei un pic-nic
anche in mezzo a una discarica?

sei tantissimo candido nei tuoi intenti
come una torta fatta solo di farina.

chissà se dopo un ciclo di massaggi shiatsu
capiresti quando scherzo...

…in fondo in fondo
tutto di te mi fa scazzare
ma la somma dei tuoi difetti
equivale a un tuorlo d'uovo pieno di energia
o a un piatto di patatine fritte.


perché non andiamo insieme
a fare foto a quegli abeti luminosi
che nella notte se ne stanno nei giardini delle case?

avrei anche un tubo di Crystal Ball.
vorrei limitarmi ad annusarle.

spero ti piacciano gli odori malsani.



PERFETTA POSIZIONE.

le tue gambe
le mie tette
le tue orecchie tortellini.

la mai schiena e le mie braccia
intrecciate alle ginocchia disadorne:

una scomoda poltrona affettuosa e semovente
ricoperta di vestiti
chiacchierona
commovente.



SENTITI

sentiti ogni mattina
come Lamù del cartone animato:
vivace col diritto di volare
dai capelli blu dal reggiseno leopardato.

mentre ti masturbi in una vasca
pensa a pensieri floreali
immaginati situazioni esagerate
combatti il "retaggio culturale".

maciulla gentilmente di parole
chi ti vuole obbligare gentilmente
a pochi pensieri uscite accompagnate

nastri di tulle gite organizzate
al senso di colpa alla preghiera serale
all'abitudine al peccato originale.

SEI STATA BOCCIATA

puoi startene lì
- come in trance -
a fissare la neve
a contemplare un vasetto di marmellata.

te lo meriti, sai?

è per questo che ti hanno lasciata:

ti muovi male
non hai il minimo senso
il tuo peso appartiene al demonio.
non credo potrai
celebrare il natale.

perché non ti tagli i capelli
ti vengono i lividi
ti siedi sul marmo del pavimento.