NUMERO 3
MAGGIO 1997

 

Scrivi all'autore
Scrivi all'autore

 

       

GIUSEPPE CASA

E’ uno strano personaggio Giuseppe Casa. Sempre così svagato e naif, eppure così determinato e tenace nella scrittura. Di Giuseppe avevo pubblicato un breve racconto sul n.0 ma poi ne avevo perso le tracce. Invece, tempo fa, ho ricevuto una telefonata di saluti e un pacco di nuovi racconti inediti assolutamente folgoranti.
Fra le decine di pezzi, alcuni lunghi, altri brevissimi, ho scelto questi due interventi, molto diversi fra loro: il primo è il monologo di un naziskin, dalla straordinaria mimesi linguistica, mentre il secondo è un delirio poetico ispirato alla figura di Kurt Cobain.
Io credo che questi pezzi dimostrino perfettamente la caratteristica principale dela narrativa di Giuseppe, che è l’inventiva, quella rara qualità che lo porta, per esempio, a scegliere di utilizzare la tecnica dei graffiti per il titolo di un racconto.

PRIEBKE BOIA CHI MOLLA CHI MOLLA

Per esempio mettono l’accento sul fatto che a noi Skin quando vediamo le negre non ci viene duro. Che cazzo di ragionamento! allora per questo uno è razzista? Allora non per offendere eh il problema è che qui c’è gente che si scoperebbe anche il buco dell’ozono tanto per dirne una e poi quando fanno le merdate se la prendono con noi Skin.
Il mio nome è Marco ma tutti mi chiamano il Nibelungo per via che ascolto tutta la musica di Richard Wagner tipo l’Oro del Reno Le Walkirie eccetera. Vado in coma per il genere tipo mi sballa forte e sbarello. Insomma dicevo non per offendere eh ma la gente non sa niente di noi Skin parla per luoghi comuni e ragiona per luoghi comuni e non sa proprio come stanno veramente le cose e chi siamo e da dove veniamo così confondono le acque e dopo veniamo accusati d’essere gli artefici dei fatti efferati che succedono sempre qui al Casilino oppure al Prenestino. Noi Skin siamo gente buona, aperta e onesta e anche noi viviamo il disagio sociale tipo la disoccupazione l’emarginazione e l’intolleranza e poi anche la Storia che non per offendere ci viene sempre contro per i crimini di guerra che ci sono stati. Non per questo noi giovani generazioni Skin andiamo in giro a fare atti di teppismo oppure ondate di violenze contro questa gente immigrata. Non per offendere eh noi guardiamo la tele e leggiamo i giornali e siamo gente che viviamo la politica come cultura ed emancipazione e non come quelli che hanno fato il 68 e si sono fatti fregare. Io per esempio leggo tutti i libri (sto leggendo) della tradizione nordica tedesca che vanno da Fichte a Nietzsche e so valutare le situazioni, conosco le realtà fittizie oppure non.

Anche se molti di noi Skin non continuano le scuole perchè tanto non t’insegnano niente non per questo siamo ipocriti o ignoranti o scansafatiche. Per esempio io non per offendere eh lavoro anche, il Lun. mer. ven. in una macelleria e il mar. gio. al supermercato PAM di piazzetta Mirti. Potreste venire a trovarmi così vi do qualche informazione su noi Skin. Abbiamo dei valori sociali coltiviamo la fratellanza tra di noi o l’amicizia e ascoltiamo la musica nostra che è quella rock e l’heavy metal ma non all’incontrario come dicono alcuni delatori e abbiamo anche la musica skin che autoproduciamo noi con pochi mezzi a disposizione e abbiamo anche il nostro modo di vestire che non segue la moda o Armani o che ne so e ci divertiamo nei nostri centri sociali con poco senza farci di coca o crack o ecstasy come quei coglioni che escono solo di Sabato e poi fanno gl’incidenti. Tutta questa violenza che vedi dappertutto anche a Tortona per esempio o Pacciani o certi mostri che è meglio non fare i nomi qui neanche a noi Skin ci sta bene e poi anche i negri che si legge che fanno tutte quelle porcherie con lo spaccio di sostanze stupefacenti oppure lo sfruttamento della prostituzione non per offendere eh ma non è giusto quello che fanno. Siamo onesti chi cazzo mai glielo darà un lavoro a questi o anche alle puttane che vogliono uscire dal giro. Il problema è che nessuno fa niente e anche la polizia guarda perchè è solo chiacchera e distintivo.
A noi ci piace mica tanto guardare o aspettare come se stessimo all’ufficio collocamento. Noi combattiamo la criminalità per strada se è per strada oppure dovunque essa sia. Insomma non per offendere eh facciamo un po’ di giustizia sociale per difenderci dal degrado.
A noi non ci importa niente se uno è ebreo oppure che ne sò egiziano, l’importante che ognuno sta al posto suo e noi non c’entriamo niente se qualche balordo scappato da uno ospedale psichiatrico va nei cimiteri a profanare le tombe degli ebrei e attacca a mettere svastiche dappertutto e dopo si firma naziskin. Che cazzo significa? Allora se uno si firma Oscar Luigi Scalfaro è il Presidente della Repubblica?
Noi Skin siamo gente che ha dei principi nella vita e difendiamo le nostre idee contro l’arroganza di chi si crede migliore di noi. Noi i morti li rispettiamo non siamo i necrofili che vanno in giro a profanare.
Capita anche nei nostri quartieri che qualche bastardo viene qui e comincia a profanare i nostri muri con le bombolette spray. Per esempio cancellano sempre la scritta CHI MOLLA lasciando solo BOIA e ci aggiungono davanti magari di un altro colore PRIEBKE oppure scrivono cose tipo AL GAS I KAPPLERINI oppure FASCIO MERDA per ferirci nei nostri sentimenti e poi ci tocca cancellare tutto. Chi scrive queste cose è gente che ha il cervello di uno di tre anni oppure non ha le rotelle a posto.

IL TESTAMENTO DI KURT COBAIN

IL MIO CUORE NON E’ MIO IL MIO SANGUE NON E’ MIO LA MIA VITA NON E’ MIA. IO NON SONO LIBERO. SONO DIOPRIGIONIERO E MORIRO’ PRESTO. PRIMA CHE L’ANIMA SI FREDDI VOGLIO CONTINUARE A NON APPARTENERMI A NON SCEGLIERMI, VENIRE AL MONDO E’ UN FATTO COMPIERLO E’ DIVERSO.
IL SONO IL MIO BECCHINO E DEVO SOLO SEPPELLIRE LA MIA CHITARRA COL MIO CUORE. I MIEI CAPELLI SONO LUNGHI E SOTTILI POTETE METTERLI ALL’ASTA. SOTTERRATE I MIEI PIEDI E LE MIE MANI IN EUROPA. SOTTERRATE I MIEI OCCHI IN CALIFORNIA. IL MIO PENE A SEATTLE. LE MIE RELIQUIE SPARGETELE PER IL MONDO AFFINCHE’ L’ALBA LE DIVORI. METTETE IL MIO VOMITO NEI SACCHETTI PER LE TRASFUSIONI. DATE DA BERE IL MIO SPERMA AI CANI. LA MIA MUSICA DATELA AI PRETI CHE L’ASCOLTINO MENTRE SI MASTURBANO. LA MIA DONNA NON VALE NIENTE DATELA IN PASTO AI BAMBINI DEL BRASILE. MIO FIGLIO E’ PICCOLO MA GIA’ NON VALE NIENTE BUTTATELO NELLA SPAZZATURA. E VEDETE DI NON SALVARLO.
SONO IN ATTESA E NON SONO IN ATTESA.
SONO IN RIPOSO E SONO SENZA RIPOSO.
SONO UN’ICONA VIVENTE E TRA NON MOLTO TUTTO CIO’ CHE SONO NON LO SARO’ PIU’. O FORSE SI’. COSI’ STANNO LE COSE. COSI’ DEVONO STARE.
QUI SIEDO IN SOLITUDINE E FUORI C’E’ GIA’ IL SOLE. I MIEI COMPAGNI RIPOSANO DA QUALCHE PARTE. SORRIDO. PIANGO. GLI OCCHI MI BRUCIANO. SCHIACCIO IL PLAY. GUARDO E RIGUARDO LA MIA VITA SUL VIDEO. SCHIACCIO IL REWIND E POI LA PAUSE PER FERMARE UN’IMMAGINE. NE COLGO L’IRONIA. SONO ALL’ULTIMO TRACK...

 
Dicembre 2006

 

è online

Intro

FRANCESCA RAMOS
Domenica

FEDERICO MIOZZI
TEMA : “Racconta la tua settimana bianca”

MICHELE ROSSINI
Dentro una batana bianc’azzurra

GIORGIO FONTANA
In tempo di pace

ALESSIO ARENA
Il Santo


NOTE BIOGRAFICHE

 

SPECIALE
Visitatore