PIERSANDRO PALLAVICINI, “Poche e molto sciocche”

PIERSANDRO PALLAVICINI

 

E’ sempre molto divertente vedere il materiale che viene fuori (su richiesta) dai cassetti degli autori. Avevo chiesto a Sandro se avesse qualcosa per questo numero di ‘tina e lui ha detto che l’unica cosa che poteva darmi erano delle poesiole. – Ma sono poche e molto sciocche -, ha specificato. Quando le ho avute fra le mani (via e-mail, che emozione tecnologica!), ho scoperto naturalmente che mentiva: non sul numero (sono poche, in effetti), ma sulla sciocchezza. Queste brevi composizioni hanno piuttosto il gusto dello scherzo raffinato, del nonsense elegante; Quasi dei refrain di Severini, anche se in versione surrealista. Insomma, ‘tina è orgogliosa di aver strappato da un altro quadernetto sepolto, un piccolo, stralunato tesoro.

 

Poche e molto sciocche

La Vecchia Carampana
la vecchia carampana
gracchia
ed è vegeta
 
Ode All’Allitterazione
lode all’allitterazione!
 
Poeti Gelato (Coni Poeta)
poeti stradaioli sul sagrato di Santa Croce
declamano!
poesie corrotte
algoritmi tribali
stanze, quartine,
filastrocche insane.
essi fanno poesia
un tanto al chilo
tra canne, vinazzo
e coni-gelato.
nella notte afosa
sotto un opaco cielo stellato
esattamente su quel sagrato.
mentre Firenze, intorno
sonnecchia pietosa

Plastic Spleen
leggo Baudelaire
e sniffo un fiore
ma è autunno
è di plastica
non ha odore.
sotto un cielo plumbeo
tra gli schizzi
sulla scogliera,
leggo Baudelaire
e, mestamente,
getto il fiore dans le mer
 
Incantesimi al Museo
(poema in due episodi)
Il Dr. Strange
balzando fuori da un quadro di Boccioni
scaraventa incantesimi persiani
su di un gruppo
di gitanti lodigiani

[fine primo episodio]

Pierangelo Gentini
geometra di Edolo
inarca un sopracciglio
verso l’individuo mistico.
(le dita che gli fumano!)
capisce che è straniero
e, per una minima revenge,
gli sussurra, brescianico,
“very strange”

[fine secondo episodio]

 

Roddy Bloomsbury
Roddy ride
dall’alto delle sue scarpe inglesi.
Il ciuffo allampanato
biondo
per nulla scontato
fra contrasti antichi
con l’iride blu-mare.
Parla in modo affettato
l’accento diluito
il sorriso ristampato.
Per educazione.
Agita il tweed
muove le toppe
i pantaloni cortini
e le caviglie ossute.
Scomposto, tiepido e perbene.
Ma tu chissei
dinnanzi a cotanto fair play?

 

Olive Spleen
e mi sollevo dalla noia
tirando sui passanti
olive in salamoia